LO “STABILI” IN IRLANDA

Si è concluso con successo lo stage linguistico (rivolto alle classi 4°A e 4°B del Liceo Classico) a Bray (Irlanda), località costiera dell’ “isola di smeraldo”. Per 6 giorni ( dal 19 al 25 aprile) i ragazzi partecipanti hanno vissuto una vera e propria full immersion nella cultura del paese anglo-sassone, vitale e proiettato al futuro senza per questo tradire le sue radici.

La possibilità di soggiornare presso delle famiglie locali ha permesso agli studenti di potersi sentire quasi parte della società irlandese, e di poterne apprezzare gli aspetti più autentici. I ragazzi, impegnati al mattino in lezioni svolte all’istituto PACE, avevano poi la vita “reale e frenetica” della vicina Dublino e della stessa Bray come “palestra” per testare la propria maturità, linguistica e non.

Accanto alla visita delle maggiori attrattive della capitale, gli studenti hanno condotto anche delle interviste “sul campo”, mirate a cogliere sempre più la mentalità e le tradizioni del paese dalla voce dei suoi stessi abitanti. L’interazione quotidiana trovava quindi il suo compimento nel clima più intimo della famiglia ospitante, dove era quasi d’obbligo condividere le proprie impressioni, aspettando le future “avventure”.

La natura stessa del viaggio ha reso la lingua Inglese l’unico strumento per poter “sopravvivere” in diversa società, che ha colpito felicemente i partecipanti per la sua cortesia e umanità.

Dopo i ringraziamenti verso tutte le professionalità che hanno reso possibile lo stage, resta la speranza che l’esperienza in Irlanda non rimanga un episodio isolato. In futuro potrebbe ripetersi un viaggio estero con stessa “formula” dell’ospitalità in famiglia, oppure provare l’entusiasmante strada degli scambi culturali. Lo stage potrebbe diventare una tradizione della scuola, uno dei momenti più attesi dell’anno.

Il viaggio in sé è un momento decisivo per mettere alla prova la propria personalità, per ampliare i propri confini, per essere sempre più persone consapevoli, nel cammino della conoscenza, e cittadini del mondo. Aspetti, questi, di cui spesso viene ignorata la capacità straordinaria, in grado di cambiare una persona nel suo “io” più profondo.

Lo stage viene così ridotto a momento riservato soprattutto a coloro che compiono studi linguistici, senza vedere che in realtà il concetto di viaggio reca in sé molti più significati. “Migliorare la propria conoscenza della lingua” è solo l’inizio.

Come ci insegna Goethe, “Se vuoi essere migliore di noi, caro amico, viaggia”.

GIOVANNI CIPOLLINI (alunno della 4°A del Liceo Classico)